RINNOVARE CASA NON È COME PENSI. I 6 PREGIUDIZI PIÙ COMUNI

Insisto sempre molto sul concetto di rinnovare, ma più ne parlo più mi accorgo che il significato di questa parola è avvolto da una nuvola di dubbi, incertezze e confusione.

Così ho deciso di fare un po’ di chiarezza sfatando i sei pregiudizi più comuni, almeno saprai finalmente se questo rinnovo puoi permettertelo oppure no.

dopo il rinnovo
DOPO IL RINNOVO

Prima però ti riporto la definizione che ne fa l’enciclopedia Treccani:

“Rendere più nuova una cosa ormai vecchia, non adatta alle esigenze del presente. Ammodernare, rimodernare, rinfrescare, svecchiare.”

Quindi NON è vero che:

Per rinnovare bisogna fare interventi murari: in quel caso si parla di ristrutturazione.

Devi comprare mobili nuovi: basta cambiare la disposizione di quelli che hai e, se è necessario, dipingerne alcuni.

Servono tanti soldi: si può rinnovare una stanza anche con 10 €, ad esempio cambiando le federe dei cuscini, dipingendo il tavolino e spostando il divano.

Devi buttare tutte le tue cose: no, puoi spostare gli oggetti a cui tieni in un punto dove stanno meglio, cambiargli colore o dargli un altra funzione. Ad esempio una sedia può diventare un comodino, una credenza può diventare una cassettiera.

Non ne vale la pena: pensi che cambiare disposizione e colore a quello che hai sia uno sforzo troppo grande e otterrai in compenso ben pochi risultati? Scherzi? Guarda com’era la parete della foto qui sopra prima del rinnovo:

prima del rinnovo
PRIMA DEL RINNOVO

Allora, adesso dimmi: avevi almeno uno di questi dubbi? Ne hai degli altri?

2 risposte a “RINNOVARE CASA NON È COME PENSI. I 6 PREGIUDIZI PIÙ COMUNI”

  1. Vero, 10 € bastano per cambiare atmosfera: un cuscino nuovo, un soprammobile, una tenda diversa. L’importante è cominciare!