PROGETTARE CASA: DA DOVE SI INIZIA

Gli italiani trascorrono in casa circa il 64% del tempo e la qualità di questo tempo, secondo molti studi, è fondamentale per il benessere psicofisico della persona.

Durante la fase di progettazione di una nuova casa, è molto difficile immaginare le dimensioni reali degli ambienti e si ha sempre paura che lo spazio non basti, così spesso ci si trova ad avere ingressi mastodontici, corridoi labirintici e stanze inutilizzate che non hanno nessuna funzione se non quella di accumulare disordine. Il mio consiglio è quello di pianificare gli spazi con calma, prima ancora di rivolgersi agli esperti.

UN MIO PROGETTO BASATO SU UNA DISTRIBUZIONE INTELLIGENTE DEGLI SPAZI

Il modello classico di abitazione prende forma intorno all’Ottocento, quando si iniziano a distinguere gli spazi privati (per mangiare, dormire e espletare i bisogni corporali) e spazi destinati alla socialità. È un insieme di stanze separate, destinate ciascuna ad una funzione diversa. Dagli anni ’70 gli spazi cominciano a restringersi sempre di più è arriva in Italia il modello abitativo americano, nel quale l’ingresso e la cucina si fondono con il soggiorno. Questa evoluzione ci ha portato oggi a progettare la casa per funzioni piuttosto che per stanze, per cui funzioni diverse possono essere raggruppate anche nella stessa stanza.

LO STESSO PROGETTO IN 3D

Le domande da porsi sono quindi legate al nostro stile di vita, a quanto tempo passiamo in casa, se di solito mangiamo fuori, se ci piace stare sul divano oppure preferiamo andare direttamente a letto, ecc. Fate una lista di tutte le stanze della casa di cui pensate di aver bisogno, segnatevi il tempo che di solito trascorrete in ciascuna di esse, mettendole in ordine di priorità e quindi di grandezza, appuntatevi alcune cose a cui non volete rinunciare e cercate di capire se alcuni ambienti possono essere inglobati insieme, in modo da risparmiare spazio e budget.

Esempio:

Salotto/cucina/pranzo in un unico open-space: cucina lineare piccola, lasciare più spazio per il divano.   

Camera matrimoniale: dimensioni giuste, serve solo per dormire ma deve starci anche l’armadio.

2 Bagni: in uno serve la vasca per i bambini, nell’altro bisogna mettere la lavatrice.

Cameretta doppia: più grande della camera matrimoniale, spazio per giocare.

Studio: possibilmente all’ingresso così i clienti non attraversano la casa, metterci un divano-letto per gli ospiti.

Ingresso: piccolo ma separato dalla zona giorno, con scarpiera e armadio per i cappotti.

Oppure:

Cucina: grande, con penisola, sgabelli, tv e libreria per i libri di ricette.

Salotto: serve solo se ci sono ospiti, mettere un divano letto.

Camera matrimoniale: piccola, la cabina armadio sarà a parte per l’allergia alla polvere.

Bagno: unico ma grande, con antibagno e doppio lavabo, la vasca non serve.

2 Camerette: una più grande perché deve starci la batteria del ragazzo.

Ingresso: può dare sulla cucina.

LE VARIE STANZE NEL DETTAGLIO

Una volta stilato il vostro elenco, fate una bozza del progetto per decidere approssimativamente come volete che siano disposte le stanze. Naturalmente poi bisognerà fare i conti con l’esposizione alla luce, eventuali muri portanti e la posizione degli scarichi, ma intanto avrete stabilito le vostre preferenze anche per quanto riguarda la disposizione. Ad esempio, potreste voler collocare la zona notte sul retro, per non sentire i rumori della strada, e la stanza per gli ospiti accanto all’ingresso, in modo che tutti abbiano la propria privacy.

A questo punto sarete pronti per rivolgervi all’architetto senza sentirvi impreparati. Molto probabilmente per alcune cose bisognerà scendere a compromessi, ma sarete in grado di indicare subito quali sono le vostre priorità e quali le cose che potrete sacrificare senza rimpianti.

E dopo? E dopo intervengo io!

Io dispongo i mobili in base alle vostre esigenze, e li scelgo in base ai vostri gusti. Spesso le persone confondono i propri gusti con le mode del periodo, l’invidia per la casa perfetta dei vicini, le tendenze di internet e le immagini patinate delle riviste. In realtà il gusto personale non coincide mai con uno stile in particolare ma è un insieme di stili, forme e colori che si adattano al nostro modo di essere e ci fanno stare bene. È inoltre importante sapere che anche se uno stile ci piace non è detto che sia adatto a noi e alla nostra casa.

Il mio compito è quello di aiutarvi a riempire le stanze così come le avete immaginate, a non rendere vano tutto il lavoro fatto in precedenza, perché la scelta è talmente vasta che può essere difficile non perdere di vista l’obiettivo e non farsi distrarre da cose tanto belle quanto inadatte alla vostra casa e al vostro stile di vita.

Questo è il mio lavoro, il lavoro più bello del mondo.